Parlare di lombalgia ( letteralmente significa “ dolore localizzato nella regione lombare “ ) è ormai diventato una degli argomenti più gettonati durante le conversazioni tra amici: molte persone soffrono di mal di schiena, non sapendo spesso come gestire questa strana patologia.
Proviamo quindi ad inquadrare meglio quello che sembra essere un problema che riguarda tutti.
La clinica
Le cause ipotizzate per la lombalgia sono numerose:
- lombalgie dovute a patologie specifiche:
- di tipo infiammatorio;
- di tipo infettivo;
- di tipo degenerativo;
- di tipo neoplastico;
- di tipo viscerale.
- lombalgie a genesi meccanica:
- da trauma;
- da sovraccarichi ripetuti.
- lombalgie dovute ad altri distretti:
- dall’anca;
- dal bacino.
Già da questo piccolo elenco si capisce come sia difficile giungere ad una diagnosi certa. Riassumendo possiamo affermare che:
La lombalgia
- è un disturbo molto comune di cui spesso non conosciamo la causa prima;
- è legata allo stile di vita e alla soddisfazione per le proprie attività quotidiane;
- tende ad autolimitarsi nel tempo come singolo episodio, anche se in una certa percentuale di casi si ripresenta ciclicamente negli anni.
Il paziente colpito da lombalgia si presenta rigido e affaticato, è per questo che il riabilitatore opera con interventi mirati, focalizzati a rendere nuovamente autonomo il paziente, pertanto:
è importante continuare a svolgere le proprie normali attività, nonostante il dolore;
- è importante evitare di stare troppo a letto;
- il dolore va usato: ci dice cosa fare e cosa non fare;
- è opportuno rimettere in forma la schiena, meglio se affidandosi ad un esperto;
- come tutte le malattie, anche il mal di schiena non va accettato, bensì sopportato. Ci vuole cioè un atteggiamento positivo, sapendo che, per quanto intenso, il dolore passerà. Bisogna saperlo gestire.